Nel mezzo del cammino verso Santiago de Compostela, sorge un piccolo villaggio fondato da un eremita, poi divenuto santo, che spese la sua vita ad aiutare e ospitare i pellegrini in viaggio verso del spoglie di San Giacomo: oggi visitiamo Santo Domingo de la calzada.
Questo paese è stato legato al Cammino di Santiago fin dalle sue origini nel secolo XI.
Domingo era un giovane pastore originario della Rioja che volle entrare nel famoso monastero di San Milán de la Cogolla, si ritirò in seguito presso il fiume Oja per condurre una vita eremitica e assistere i pellegrini che andavano a Compostela. Col tempo si fece chiamare Domingo "de la Calzada" (Calzada significa carreggiata, sentiero o cammino) per la sua opera nel mantenimento e miglioramento della vecchia strada romana che portava da Nájera a Redecilla del Camino. Nell'anno 1044 costruì un ponte sul fiume Oja, il più famoso di tutta una serie di ponti di cui guidò la costruzione.
Edificò anche una cappella dedicata a Santa Maria, un ospedale e un albergo per i pellegrini, oggi ristrutturato (Parador Nacional de Turismo).
Alla sua morte venne sepolto all'interno di una chiesa che adesso è conosciuta come la cattedrale di Santo Domingo de la calzada.
Molti sono i miracoli compiuti dal santo, tanto da rendere il paesino tappa obbligatoria durante il Cammino di Santiago, o addirittura meta turistica o religiosa a se stante.
Molte sono anche le leggende legate a questo posto, oltre ai miracoli del santo.
La più antica e festeggiata è quella legata al pollaio esistente dentro la chiesa (si, c'è un pollaio in chiesa!) narra la storia di una coppia di pellegrini in viaggio con il figlio e di una locandiera, invaghitasi di lui che lo voleva trattenere; lo tentò in vari modi ma per il giovane fu più forte il desiderio di concludere il suo peregrinaggio. La donna respinta mise per vendetta una coppa d'argento nel sacco del giovane e corse a denunciarlo per furto così che egli fu condannato all'impiccagione. I genitori ripresero tristemente il viaggio verso Santiago ed al ritorno ripassarono da Santo Domingo per prelevare le spoglie del figlio, ma con grande gioia e stupore trovarono il figlio che, sorretto da San Giacomo, pendeva dalla forca ancora vivo. Corsero subito a dirlo al governatore che non prestò loro fede e additando i polli arrosto che si trovavano in tavola disse: "Vostro figlio è vivo come i galli che sto mangiando!
Non aveva però ancora finito di parlare che i galletti spennati e ben cotti si rivestirono delle loro bianche penne e si misero a cantare saltellando nel piatto.
Il giovane fu immediatamente liberato, il gallo e la gallina trovarono accoglienza in cattedrale e da allora fu il detto "Santo Domingo de la Calzada, donde cantaron el gallo y la gallina despùes de asados".
Potrete assaggiare i "Galletti" sottoforma di biscotti, conosciuti in paese come "Milagros del Santo"
Saluti rombanti da
MotorChef