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STORIE STRAORDINARIE DI STRAORDINARI MOTO-VIAGGIATORI: SASAPLANET (parte 2)

STORIE STRAORDINARIE DI STRAORDINARI MOTO-VIAGGIATORI: SASAPLANET (parte 2)
Di nuovo in sella con Salvatore Di Benedetto conosciuto come SasaPlanet! Andiamo dritti al sodo perché le emozioni da percorrere sono ancora tante.

Vi riepilogo i numeri di Sasá da tenere sempre bene a mente:
 
Età: 33 anni
Km percorsi: circa 170.000
Nazioni attraversate: 29
Continenti: 4
Moto utilizzate: 5 (KTM 990Adventure, KTM 690 Enduro R, Honda Dominator 650, Yamaha Super Teneré 750 del '92, Royal Enfield Bullet 350)

Se ti sei perso la prima parte del viaggio clicca QUI  

Salvatore ci ha raccontato che ha più di una moto e sono sparse in varie parti del mondo. Concludiamo il concetto di "lasciare la moto in giro". Il "quando"e "perché" ce li ha spiegati nella prima parte. Restano quindi... A chi? Come? Dove?

" Le lascio al primo che mi ispira fiducia. E di solito basta uno scambio di favori come ad esempio inviare una maglia di calcio del Napoli oppure un casco di Cairoli. Ma può anche capitare che me la cavo semplicemente trovando degli hotel che me la fanno lasciare sotto ad un telo tutto l'anno
nei loro spazi. Poi un mese o due mesi prima li chiamo e li avverto che sto per tornare a prendermela. Anche questo fa parte della mia caratteristica di vivere tutto alla giornata. Mi baso molto sulle mie sensazioni e quasi sempre sull'energia positiva che percepisco nelle persone."
 
È questa la sua caratteristica: la naturalezza nel fare quello che gran parte del mondo, se non quasi tutto, non farebbe mai. Riesce a convertire curve insidiose in curve paraboliche da fare a gas spalancato con traiettorie fluide e precise. È esattamente questo rende Salvatore differente dagli altri viaggiatori straordinari. Ma da cosa deriva questa trasformazione del pericolo in felicità? Perché parti lo stesso pur sapendo di rischiare la vita come è accaduto in sud America? (vedi prima parte n.d.r.)
 
" Per provare l'adrenalina di poter dire di essermela cavata ancora una volta. Sono attratto dall'ignoto. Alla fine cosa ricordi di un viaggio? L'avventura. Se tutto va sempre bene, ti resta poco. La parte più divertente che ricordi è quella dove c'è la paura e, guarda caso, è esattamente quella che poi racconti quando torni. Il padre di Marco Polo un giorno gli disse:
 
—Visiterai posti che nessuno riuscirà a vedere —
 
Sono queste le parole che tengo sempre bene a mente. Ognuno di noi ha un destino. Il mio credo sia quello di non fermarmi mai fino a quando non avrò visto tutto quello che c'è da vedere e che sarà ovviamente nelle mie possibilità."
 
Okay, svoltiamo verso la foresta dei ricordi. Da piccolo com'eri? Avevi già questa predisposizione verso l'ignoto e verso le sfide?
 
" Fino ai 20 anni purtroppo ho sempre avuto moto stradali perché mia madre commetteva il classico errore di pensare che fossero più sicure. Io invece ho sempre voluto fare moto cross. Poi arrivò il momento che andai a lavorare per un periodo in Marocco. Un giorno dai finestrini del treno, vidi queste enormi distese di sterrato e ne rimasi definitivamente stregato. Volevo assolutamente sapere cosa c'era oltre quell'infinito. Appena tornai in Italia mi comprai un Ktm 990 e feci i primi tre viaggi organizzati di cui ti ho accennato. Nel primo andai in Thailandia, Laos e Cambogia. Poi nel secondo viaggio vidi Etiopia, Kenia e Tanzania e infine, con il terzo, Senegal, Mali e Burchina Faso." 
 
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Digitando i nomi di tutti questi posti mi accorgo di avere il fiatone. A proposito, che allenamento segui per riuscire a tenere duro in queste imprese?
 
" Enduro o Motocross una volta a settimana, 3 volte Crossfit in palestra e ciclismo 2 o 3 volte a settimana facendo anche Downhill quando ne ho la possibilità."
 
A già! Grazie al quale hai poi inaugurato il tuo primo viaggio da solo con 5 punti sul ginocchio (vedi prima parte n.d.r.). Colgo l'occasione per togliermi un'altra curiosità: 10 anni di viaggi in moto ma... con le relazioni sentimentali come hai fatto?
 
" Vuoi sapere delle ragazze con cui sono stato con origini di 19 paesi diversi del mondo?"
 
Aspetta che inserisco questo dato nella scheda dei tuoi record. Scherzi a parte, si mi riferivo a quello ma in realtà da un altro punto di vista: oltre al piacere e all'amore, hanno contribuito anche in modo costruttivo a migliorare il SasaPlanet viaggiatore?
 
" Un fattore che io definirei chiave è sicuramente l'apprendimento delle lingue. Uno dei motivi per cui mi ero affidato per i primi viaggi ad un'agenzia privata era anche questo; oltre a non sapere come mettere le mani su una moto o al non saper niente di documenti e permessi, non conoscevo neanche nessuna lingua. E direi che avere fidanzate straniere è stato un ottimo metodo per impararle."
 
Approfitto di questo momento distensivo per chiudere questa seconda parte a dir poco emozionante. Ne seguirà una terza anche se in realtà andrebbe scritta un'enciclopedia intera per ognuno di voi. Diamo qualche anticipo della prossima tappa? Dopo le sofferenze della prima e i dettagli di questa seconda per metterti più a fuoco, forse la prossima sarà con i racconti più emozionanti. Dacci qualche parola chiave.
 
" Dancalia. Uno dei posti più belli e assurdi del mondo. Si trova in Etiopia nella zona del triangolo di Afar ed è una depressione a 155 metri sotto il livello del mare con il magma di un vulcano costantemente attivo e..."
 
Alt! Vai alla prossima.
 
" Nepal. Viaggio fatto con una Royal Enfield Bullet a noleggio. Ho sempre voluto fare un viaggio in quei territori con una moto locale. Questo ovviamente ha comportato situazioni estreme come guadare fiumi con quel genere di moto totalmente inadatto fino al guidare nel pieno centro di Catmandù senza frizione con la moto completamente ricoperta di fango e..." 
 
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Stop! Mi stai già riempiendo di fango quindi fermati. Altra parola chiave.
 
" Elefantentreffen. Raggiunto di notte con 34 gradi sotto zero. E in quei casi non si tratta più di freddo ma di dolore perché..."
 
Basta! Mi hai convinto. Convinto a mettermi direttamente uno scafandro della N.A.S.A. per il prossimo appuntamento!
 
" Aspetta però! Non ti ho ancora dato la notizia più bella! "
 
Spara.
 
" Sicuramente quando uscirà l'articolo sarò già in viaggio e quindi le persone che mi seguono lo avranno già saputo, ma ti devo assolutamente almeno accennare del viaggio sperimentale che andrò a fare tra un paio di settimane. Sarà un viaggio a staffetta in Africa e saremo in cinque. Una moto e una macchina si faranno tutto il percorso dal Sud Africa fino all'Egitto. Poi gli altri tre, a turno, percorreranno la loro parte assegnata con un'altra moto. Il tutto durerà tre mesi."
 
Caspita! Allora ne parleremo per bene nel prossimo articolo così magari ci sarà anche la possibilità di sentirci in diretta durante il viaggio per avere un aggiornamento.
 
Per chiunque volesse seguire Salvatore su internet ecco la sua pagina Facebook
 
Grazie Sasá per averci portato anche questa settimana tra le strade "sterrate" della tua mente. 
 
E grazie a tutti voi che ci leggete condividendo la sella di MotoAvventure con noi.
 
Riposatevi perché nella prossima tappa ci sarà da reggersi veramente forte!
 
 
" Non pensare di non farcela.
Pensa se ci riesci!"
Riccardo Stuto

grecia moto 2017 2



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