Lunedì, 5 agosto 2013 - Danimarca, Svezia, Norvegia, direzione Oslo.
Alle ore 8.30 circa, dopo aver caricato la moto di Carmelo sul furgone di Motoavventure, partiamo alla volta della Norvegia via Svezia.
Dopo una quarantina di km ci attende il bellissimo ponte di Oresund, che collega la Norvegia alla Svezia: la cosa incredibile, oltre al ponte stesso, è il passaggio sottomarino che si percorre poco prima: diversi km (io ne ho contati almeno 5) che si fanno sott'acqua.
Il costo del passaggio (tunnel + ponte) è di 25 euro circa (si paga in corone svedesi) ma lo spettacolo vale il doppio del prezzo! Passato il ponte, proseguiamo per strade secondarie per qualche chilometro, per raggiungere un punto da dove si gode il panorama stupendo del mare e del ponte stesso, lungo anche questo almeno cinque chilometri e davvero molto alto.
Attraversiamo un pezzetto di Svezia, per arrivare in Norvegia ... la Svezia è un paese molto "ampio" nel senso che qui non valgono le misure con le quali siamo abituati a valutare le distanze in Italia e nei paesi densamente abitati ... qua i centri sono distanti decine di chilometri, i campi di grano sono distese infinite, i boschi di betulle si estendono a perdita d'occhio. Se ci fosse Leopardi probabilmente direbbe "... e il naufragar m'è dolce in questo mare".
Della Svezia ricordo i colori dei paesaggi: il cielo terso e azzurro come da noi si vede solo dopo violenti temporali d'estate, il verde scuro dei boschi, il bianco dei tronchi delle betulle, l'oro del grano pronto per essere mietuto, il rosso scuro delle case e delle stalle, il nero dei torrenti che tagliano le foreste. Colori netti, accesi, contrasti forti che rendono vivo il paesaggio.
Entrando in Norvegia, direzione Oslo, i boschi tendono a scomparire, sostituiti da ampie vallate, alcune incolte, altre coltivate dall'uomo, oppure da piccole insenature dove sostano le barche dei pescatori.
In questa zona la terra e il mare condividono lo stesso territorio e si scambiano spesso di ruolo: ora si percorre un ponte sospeso sull'acqua, ora la strada fiancheggia il fiume, ora il mare cede il passo alla terra e scompare alla vista. In generale, comunque, il paesaggio in questo tratto di strada è meno interessante rispetto a prima.
Arrivati a Oslo, cerchiamo l'albergo e dopo la doccia e la cena, ci portiamo verso il centro città e la zona del porto che, illuminata di sera, tra le mille luci dei tanti locali, è molto suggestiva.
Dopo l'ultima birra viene il momento di andare a dormire, sotto una leggera pioggerella che purtroppo non promette nulla di buono per domani.