Lunedì, 19 agosto 2013 - Riga (Lettonia)
Ormai la Poderosa si avvia verso gli ottomila chilometri dall’inizio del viaggio (e verso i 67mila in totale).
Oggi la tappa è breve, poco più di trecento chilometri, e non prevede traghetti o altre complicazioni. Decidiamo pertanto di prendercela comoda e partiamo verso le dieci del mattino (le nove italiane, considerando che qui nelle repubbliche baltiche abbiamo dovuto spostare in avanti di un’ora e lancette).
Siamo un po’ disturbati, all’inizio, da una fastidiosa pioggerella che ci costringe a indossare le tute antipioggia che, unite al caldo e all’umidità, ci fanno sudare… Appena possibile, infatti, le togliamo di corsa e, per fortuna, non avremo più bisogno di indossarle per il resto della giornata.
La sosta per carburante e pranzo veloce la facciamo appena entrati in Lettonia, dopo circa duecento chilometri.
Raramente ho visto un cambiamento così netto nel passare da un paese a un altro: le strade diventano meno curate, le auto che circolano sono più vecchie, il traffico è più caotico e, in generale, in Lettonia c’é una sensazione di maggiore disordine rispetto all’Estonia.
Il paesaggio è cambiato notevolmente rispetto ai giorni precedenti: là dove c’erano boschi di betulle, ora ci sono campi coltivati a cereali, là dove c’erano laghetti, ora ci sono fattorie e allevamenti di pecore e vacche, iniziano ad apparire qualche centro abitato di discrete dimensioni e qualche area commerciale, il traffico (soprattutto di camion) tende a farsi sostenuto e le colline hanno lasciato posto a una pianura piatta tagliata da fiumi di discrete dimensioni.
Questa mattina abbiamo avvistato un nido di cicogne, credo sia il primo o secondo che vedo in vita mia: era costruito sulla cima di un palo della luce o del telefono e, nonostante sembrasse in equilibrio precario, sosteneva tranquillamente due o tre di questi bellissimi uccelli. Un altro paio sorvolava a breve distanza.
Entrati in Lettonia, ci siamo diretti a Riga, la sua capitale, città storica appoggiata sul mar Baltico, che oggi conta circa 700mila abitanti. Il centro storico, che visitiamo nel tardo pomeriggio, è veramente molto bello e rivela l’origine medievale del nucleo originario della città.
Scattiamo le foto di rito e, dopo aver acquistato qualche souvenir, tra cui l’immancabile adesivo da mettere sul bauletto, troviamo un posto per cenare, piuttosto di fretta perché nel frattempo inizia uno scroscio di pioggia piuttosto forte.
Ceniamo in un pub-ristorante che, a prezzi molto buoni, ci porta piatti squisiti e abbondanti (forse anche troppo…. credo di essere ingrassato di almeno tre chili da quando ho iniziato il viaggio!).
Finita la cena, termina anche il temporale e abbiamo il tempo di fare ritorno all’albergo, che dista a circa dieci minuti a piedi dal centro storico, oltre il fiume Daugava.
A letto presto, perché domani ci aspetta una giornata decisamente impegnativa: quasi 700 chilometri per arrivare a Varsavia, in Polonia, attraversando la Lituania…
Martedì prossimo la diciannovesima tappa del viaggio in moto a CAPO NORD, stai connesso con Motoavventure ... non perderla!
Fonte: Blog di Filippo S.
