Venerdì, 16 agosto 2013 - Da Inari a Rovaniemi (Finlandia) - ... (quasi) Russia!
Tappa di circa 350 km che ci porta un po' più a sud, sempre in Finlandia, in avvicinamento alla capitale Helsinki dove arriveremo tra un paio di giorni.
Assieme ad altri due motociclisti decido di partire un'ora prima degli altri, per percorrere una deviazione di circa 50 km (più altri 50 per il ritorno) per portarmi al confine con la Russia e poter così dire di aver almeno visto da vicino il territorio di questo paese (di entrare senza visto non se ne parla nemmeno).
Percorriamo i 50 km a una buona andatura, grazie a una strada larga e deserta, e raggiungiamo la frontiera dove scattiamo alcune foto con le moto parcheggiate proprio sul confine... di militari neanche l'ombra.
Torniamo sulla strada principale e ci uniamo al resto del gruppo per raggiungere, attraverso Ivalo, la città di Rovaniemi. È il capoluogo della Lapponia, con oltre 60mila abitanti, ed è famosa per due cose, una che mi interessa, mentre dell'altra onestamente me ne importa poco o nulla.
Quella interessante (per me) è che vicino a Rovaniemi c'è Napapijri, che non è la marca d'abbigliamento sportivo ma significa "circolo polare artico" in finlandese. In pratica, di qui passa lo stesso parallelo che avevamo già incontrato, all'andata, in Norvegia e che delimita appunto il circolo polare.
L'altra cosa che caratterizza Rovaniemi è il Santa Claus Village, vale a dire un villaggio turistico (stile Eurodisney con negozi, giochi, casette, ristoranti, ecc. ma ovviamente molto molto più piccolo). È un centro del tutto artificiale dove si possono spendere tanti soldi in regali, foto con babbo natale, cartoline, gadget, abbigliamento, ecc. ecc.
In pratica un inno al consumismo.... se aggiungiamo che il 16 di agosto lo spirito natalizio è ben di la da venire, si spiega come mai il villaggio era semi deserto e io non ho comprato nulla (anzi per la verità ho acquistato un adesivo, prontamente attaccato al bauletto della moto, relativo al passaggio al circolo polare). Non ho mai amato questo genere di attrazioni che hanno soltanto spirito commerciale, probabilmente altri invece le apprezzano.... il mondo è bello perché è vario!
Le strade percorse oggi sono state sulla falsariga di quelle di ieri: rettilinei (che ormai cominciano a diventare monotoni) che costeggiano boschetti, laghetti e qualche piccolo agglomerato di case che dovrebbe costituire un comune. Almeno l'asfalto della strada principale (limite di velocità 100 km/h) è decisamente migliorato rispetto a ieri, ma non siamo certo ai livelli impeccabili della Norvegia. Quando però con lo sguardo si controllano le strade laterali, che incrociano la statale, anche quelle che portano agli altri comuni interni, si vede che sono asfaltati i primi metri, mentre poi la strada è del tutto sterrata....quanto mi piacerebbe, avendone il tempo, buttarmi in una di queste stradine e vedere com'è la Finlandia all'interno, fuori dalle canoniche rotte turistiche e commerciali. Magari si scoprirebbero paesini minuscoli, nuove realtà da esplorare e conoscere.... Chissà magari in un prossimo viaggio!
Per confermare l'impressione di un paese più arretrato rispetto alla Norvegia, oggi abbiamo visto ben tre auto incidentale, abbandonate ai bordi della strada, senza targa e con i finestrini rotti, il cofano e le portiere aperte... vittime forse di incidenti con renne o altri animali selvatici e poi lasciate li dove stavano. Resto sempre dell'impressione, a volte, di trovarmi in un paese dell'Europa dell'est (come ad esempio in Bosnia, dove sono stato da poco).
Per l'alloggio invece nessun problema, siamo in una specie di chalet, una casetta in legno su due piani davvero carina e ben fatta, tutta in legno, con caminetto, sauna (!) e immersa in un bel parco di pini, faggi e betulle.
Ieri sera è accaduta una cosa incredibile, che vale la pena raccontare. Mesi fa, in un forum online, avevo conosciuto un motociclista da Vigonza, paese in provincia di Padova e una 40ina di km da casa mia. Ci eravamo ripromessi di incontrarci di persona e magari di fare un giro assieme, poi si sa che il lavoro e gli impegni ci sviano dai nostri programmi e onestamente mi ero anche dimenticato di lui. Ieri sera, in albergo, finita la cena, veniamo avvicinati da un ragazzo, che ci dice di essere italiano e che si offriva di darci dei suggerimenti per la nostra prevista deviazione verso la frontiera russa. Parlando del più e del meno, mi dice di essere Padovano e, quando sente che anche io lo sono, mi risponde "Ma allora sei Filippo Segato!". Ovviamente sulle prime rimango di stucco, poi vengo a scoprire che è "Aciachi" (è il nickname che usa sul forum) e quindi, bevendoci una birra, passiamo la serata a parlare di tutto. Aveva letto del mio viaggio proprio sul forum...
Gli faccio i miei più grandi auguri per il viaggio che sta facendo (ovviamente a Caponord) con la sua moto un po' scassata ma alla quale, sotto sotto, si capisce che vuole un gran bene! Buona strada.
Giovedì la sedicesima tappa del viaggio in moto a NORKAPP, stai connesso con Motoavventure ... non perderla!
Fonte: Blog di Filippo S.