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Viaggi di gruppo in moto: Capo Nord, giorno 14

Viaggi di gruppo in moto: Capo Nord, giorno 14
 
Giovedì 15 agosto 2013, Nordkapp: visita notturna al mappamondo e tappa di trasferimento da Honningsvag (Norvegia) a Inari (Finlandia).
Oggi partiamo alle 11, per lasciare la Norvegia e raggiungere Inari in Finlandia, tappa agile di soli 350 km.
Ho qualche minuto di tempo per provate a raccontare le emozioni provate nel raggiungere la rupe di Caponord, ieri pomeriggio e poi nuovamente in serata, dopo un viaggio lungo Austria, Germania, Danimarca, Svezia e Norvegia, per quasi seimila chilometri, sotto il sole e la pioggia, il caldo e il freddo, l'afa e la nebbia, in mezzo al traffico delle città e nelle stradine di campagna, ai centotrenta in autostrada e a passo d'uomo in colonna al semaforo...
Motoavventure Mototurismo Viaggi in moto a Capo Nord Giorno 14 Foto 2
Caponord, oggettivamente, è un luogo come tanti altri: non ha nulla di diverso da esprimere dal punto di vista paesaggistico, culturale, storico, artistico o naturalistico. Il panorama che si vede (dovrebbe essere il mare di Barents se non sbaglio), lo si può vedere anche da mille altri luoghi. Le scogliere sono belle, ma mai come quelle della costa occidentale dell'Irlanda. La strada per raggiungere la rupe é bellissima, ma ce ne sono tantissime di altrettanto belle. Il mappamondo non è altro che una sfera di ferro montata su una base in cemento (neanche tanto bella, tra l'altro).

Cosa spinge allora migliaia di persone a raggiungere, con ogni mezzo e in qualsiasi periodo dell'anno, questo posto sperduto?
Giuro che fino a ieri sera non avrei saputo rispondere....
Oggi so che Caponord è un luogo magico, uno dei pochi posti al mondo dove si prova qualcosa di "strano". Non saprei descriverlo, sono le stesse sensazioni che ho vissuto guardando verso Est da Ellis Island, l'isola al largo di New York dove sbarcavano gli immigrati in cerca della terra promessa, oppure guardando verso ovest dalle banchine del porto di Lisbona, da dove partivano le navi di emigranti per il sud America. Sono luoghi che "pesano", dove ti fermi ad ascoltare il mare che si infrange sugli scogli e la mente si svuota... almeno, a me succede questo.
Non voglio fare il professore, ma credo che Leopardi avesse in mente proprio questa sensazione quando ha composto "L'infinito": luoghi in cui il tempo e lo spazio perdono la loro oggettiva presenza e diventano, appunto, infiniti.
Venendo alla giornata di oggi, siamo partiti puntualmente alle 11, anzi con qualche minuto d'anticipo, per percorrere la strada che ci ha portati dalla Norvegia alla Finlandia. Addio alle strade tutte curve, che costeggiano i fiordi norvegesi, benvenuti rettilinei infiniti, che sembrano disegnati col righello e squarciano i boschi di betulle degli altipiani finlandesi.

Qui l'asfalto è molto meno curato, ci sono diverse buche e i numerosi dossi invitano a tenere un'andatura prudente. Per fortuna che il traffico è praticamente inesistente, così che riusciamo comunque a tenere una velocità intorno ai 90-100 km all'ora.
I lunghi rettilinei, che a volte superno i cinque chilometri, sono interrotti da qualche curva o ponticello, e le strade scorrono affiancate ai tanti laghetti distesi sul territorio ondulato di questa zona settentrionale della Finlandia (Lapponia).
Lungo la strada non ci sono paesi né case per lunghi interminabili chilometri, tanto che penso che se dovessi percorrere questa strada da solo potrei anche sentirmi in difficoltà... andando con lo sguardo più lontano, magari dalla cima di qualche collinetta, non si vedono che boschi per chilometri e chilometri, senza alcuna traccia di insediamenti umani.
Arriviamo comunque tranquillamente al paesino di Inari, che è il comune più grande della Finlandia come estensione (18mila km quadrati!) ma ha solo seimila abitanti, e dà il nome all'omonimo immenso lago (o forse è il lago che dà il suo nome al comune... ?).
Qui in Finlandia la moneta è l'euro, per cui prima di passare il confine dobbiamo cambiare o spendere le ultime corone norvegesi rimaste, per evitare di dovercele portare appresso per tutto il resto del viaggio.
Personalmente oggi la tappa mi è piaciuta, alcuni trovano noioso percorrere tutti questi chilometri di strada dritta, ma io lo trovo un modo diverso di andare in moto, dove puoi anche permetterti di viaggiare un po' più rilassato e magari guardare con più attenzione al paesaggio... Certo che non piacerebbe neanche a me percorrere giorni e giorni di strada in questo modo...
La Finlandia è un paese tanto vicino geograficamente quanto lontano culturalmente dalla Norvegia: dove di là regnano ordine e pulizia, di qua ci sono buche, case un po' fatiscenti, strade sterrate, recinti abbattuti ... insomma sembra quasi di essere nell'est europeo, forse dipenderà dal fatto che fino a meno di 100 anni fa questo paese era sotto la dominazione sovietica, anche se ora quello finlandese è uno dei popoli con il più alto reddito pro-capite del mondo...
Staremo a vedere quando raggiungeremo la parte meridionale e (in teoria) più sviluppata del paese.
Per adesso "accontentiamoci" di una cena a base di salmone!
 
Martedì la quindicesima tappa del viaggio in moto a NORKAPP, con le sensazioni al cospetto del mitico mappamondo.
 
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