Martedì, 13 agosto 2013 - Da Tromso ad Alta - Tramonti infiniti!
Oggi circa 400 km per raggiungere quella che è l'ultima tappa prima di Caponord e la penultima in Norvegia.
Alta è una cittadina di poco meno di 30 mila abitanti, per raggiungerla occorre percorrere una strada (prima la E6, poi la E8) ad alto scorrimento, ma con un asfalto spesso insidioso a causa di avvallamenti, ghiaia e qualche buca. Evidentemente qui al nord "estremo" le condizioni sono più difficili anche per il mantenimento delle strade, d'altra parte siamo – tanto per dare un'idea – ben più a nord dell'Islanda e allo stesso livello del nord dell'Alaska, molto più a nord dello Yukon dove Alexander Supertramp (ovvero Chris McCandless) ha vissuto le sue estreme avventure.
Alta è una cittadina di poco meno di 30 mila abitanti, per raggiungerla occorre percorrere una strada (prima la E6, poi la E8) ad alto scorrimento, ma con un asfalto spesso insidioso a causa di avvallamenti, ghiaia e qualche buca. Evidentemente qui al nord "estremo" le condizioni sono più difficili anche per il mantenimento delle strade, d'altra parte siamo – tanto per dare un'idea – ben più a nord dell'Islanda e allo stesso livello del nord dell'Alaska, molto più a nord dello Yukon dove Alexander Supertramp (ovvero Chris McCandless) ha vissuto le sue estreme avventure.
E in effetti ormai la vegetazione è decisamente diradata, ogni tanto qualche macchia di piccole betulle cerca di dar vita a un piccolo bosco, rubando spazio alle praterie e alla nuda roccia, roccia dove va a infrangersi il gelido mare di Norvegia.
Oggi è stata comunque una giornata calda, più di ieri, e a parte qualche minuto di pioggia, le nuvole si sono alternate al sole, favorendoci nell'avvicinamento ad Alta, dove siamo arrivati verso la metà del pomeriggio.
La cena l'abbiamo fatta in un locale tipico del luogo, a base di carne di renna che naturalmente è la specialità della zona.
Oggi è stata comunque una giornata calda, più di ieri, e a parte qualche minuto di pioggia, le nuvole si sono alternate al sole, favorendoci nell'avvicinamento ad Alta, dove siamo arrivati verso la metà del pomeriggio.
La cena l'abbiamo fatta in un locale tipico del luogo, a base di carne di renna che naturalmente è la specialità della zona.
A proposito di renne: oggi finalmente ne abbiamo avvistata qualcuna! Subito poche e in lontananza, poi, mano a mano che salivamo a nord, sempre più numerose e vicine, finché addirittura le abbiamo viste tranquillamente attraversare la strada o brucare l'erba dei fossi ai margini della carreggiata. Ad un certo punto me ne sono vista apparire una all'ultimo momento e mi sono anche un po' spaventato... visto che domani e nei prossimi due/tre giorni è prevista una presenza molto maggiore di questi animali, occorrerà tenere un'andatura decisamente attenta e prudente più del solito.
Quelle che abbiamo visto oggi sono piuttosto piccole, alte circa un metro o poco più (poi coi "palchi" dei corni sono anche più alte), ma domani dovremmo vederne di più grandi. Ovviamente fin dal primo avvistamento ci siamo fermati a fotografarle, mentre la gente del posto, un po' divertita a guardarci (e magari un po' infastidita perché occupavamo la strada), passava coi suoi suv, fuoristrada e furgoncini, che in queste zone, soprattutto d'inverno, sono indispensabili con le loro quattro ruote motrici.
Anche oggi abbiamo visto diversi italiani, sia in auto, che in camper, che in moto che andavano tornavano da Caponord. Anche in albergo a Tromso abbiamo conosciuto una giovane cameriera torinese, studentessa universitaria capitata in Norvegia a gennaio (!) con il programma Erasmus, che dovrebbe tornare presto in Italia. Ci ha detto che comunque anche durante l'inverno la vita prosegue quasi normalmente da queste parti, nonostante la notte perenne di 24 ore e le fortissime nevicate, che arrivano tranquillamente ai tre metri di altezza. Le strade non vengono mai pulite e le auto circolano solo con le gomme chiodate, così come anche sulle scarpe vengono montate delle suole aggiuntive coi chiodi, per non scivolare sul ghiaccio...
Alla sera, dopo cena, abbiamo fatto pochi passi sulla riva del mare, mentre il sole stava lentamente tramontando, dove abbiamo scattato delle foto bellissime, prima di rientrare in albergo ad Alta.
Alta, come la tensione di arrivare a Caponord... per alcuni dei miei compagni di viaggio pare proprio di si: non vedono l'ora di arrivare e sembrano un po' agitati o comunque emozionati (magari qualcuno stanotte non dormirà!). Io, come al solito, sono tranquillo anche perché considero Caponord non come LA Meta, ma una meta di un viaggio che voglio godermi fino in fondo, consapevole che passato questo traguardo, resteranno ancora più di cinquemila chilometri da percorrere! Posso già dire comunque che la Norvegia mi è piaciuta moltissimo, per le sue strade, i panorami bellissimi e anche – non l'avrei mai detto – per il cibo veramente buono. Chissà che magari un giorno non si possa tornare...
Stamattina per poco non abbiamo incrociato Chiara che, solitaria in sella alla sua moto, stava percorrendo la nostra stessa strada in senso opposto, di ritorno verso casa, e che oggi si trova alle bellissime isole Lofoten... in bocca al lupo per le prossime tappe!