La Transiberiana, o letteralmente la Gran Via Siberiana, corre lungo la ferrovia che collega la Russia europea, con Mosca ed i grandi agglomerati industriali, all'estremo oriente della nazione, passando per le remote regioni centrali della Siberia.
Partendo da Mosca si arriva nella città di Vladivostok, affacciata sul mar del Giappone, dopo 9.288 chilometri (la via ferroviaria più lunga al Mondo), ma è possibile proseguire fino a Pechino, in Cina, oppure deviare verso nord in direzione dello stretto di Bering, il braccio di Oceano Atlantico che divide la Russia dall'Alaska(!).
La Federazione Russa, dopo la caduta dell'Unione Sovietica, ha semplificato le procedure di accesso per gli stranieri e questa situazione rende l'itinerario in moto in Russia facilmente affrontabile dal punto di vista dei permessi; i rischi derivanti da situazioni socio politiche potenzialmente pericolose sono bassissimi, a tutto vantaggio dell'incolumità dei viaggiatori.
Lungo la direttrice transiberiana è possibile effettuare delle deviazioni verso la Mongolia e verso il Kazakistan.
La Russia in moto non è strabiliante per i paesaggi che si attraversano, ma per lo spirito dei suoi abitanti, per la loro risolutezza e per la loro accoglienza, sopratutto tra i popoli che abitano la parte orientale della nazione; il loro carattere mitiga l'immagine di un paese decadente e corrotto.
Una delle frasi più ricorrenti che si sentono pronunciare è "Davai! Malinka vodka!" che letteramnete significa "Andiamo a farci una vodka e finiremo col bere per due giorni fino a diventare grandi amici!". Inizialmente la cosa fa piacere, ma essendo difficile sottrarsi a questa usanza, dopo qualche giorno, la situazione potrebbe diventare fastidiosa.
La mentalità e le abitudini della gente che s'incontra di città in città richiede di vivere l'esperienza mototuristica russa con atteggiamento di apertura e tolleranza verso ciò che è nuovo e diverso, questo atteggiamento permetterà di apprezzare al meglio le emozioni e le esperienze umane tipiche di questo viaggio.
Viaggiare via terra è un'impresa ardua!
In inverno i fiumi principali diventano strade di ghiaccio percorribili e lo sciogliemto delle nevi, nella breve estate artica, li fa ingrossare e straripare rendendo il terreno paludoso ed incapace di drenare; questa situazione non permette di costruire e mantenere in buono stato una rete viaria vera e propria, le poche strade sono in terra battuta e difficilmente praticabili rendendo il viaggio assai lento.
L'altra grande sfida in questi territori è quella di evitare di farsi fermare dalla Polizia.
I motovi per i quali fermano i mototuristi sono la curiosità di intrattenersi con un motoviaggiatore e la richiesta della "stecca".
La povertà è un'eredità lasciata dal regime comunista, la corruzione e l'abuso d'ufficio sono diventate un vero e proprio stile di vita in Russia sopratutto da chi esercita il potere, come la Polizia.
Il consiglio è quello di attuare un comportamento entro i limiti imposti del codice della strada per evitare di essere fermati; in caso d'incontro di pattuglie ferme lungo la strada è meglio dirigere lo sguardo in avanti, come se non vi fosse nessuno, e tirare dritti; nel caso vi fermassero è importante stare al gioco.
Accertarsi quale sia stata l'infrazione fatta, farsi dire quanto è l'ammenda e trattate al ribasso la cifra che richiedono, non chiedere la ricevuta, poichè potrebbe far schizzare verso l'alto le loro pretese.
Un buon stratagemma è quello di munirsi di un portafoglio secondario, che contiene solo pochi rubli, di mostrarlo agli agenti dicendo che è tutto quello di cui disponete e tutto si risolverà.
F.R.
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Siti consigliati: www.visitrussia.org.uk | www.viaggiaresicuri.it