Il mese scorso mi chiedevo se il motociclismo d'avventura fosse esplorazione.
La definizione letterale di esplorazione evidenzia che il motociclismo d'avventura non lo è in senso stretto, poichè solo gli abissi del mare e pochissimi luoghi del globo terrestre sono sconosciuti ed entrambe non raggiungibili con le nostre motociclette.
Ritengo che il motociclismo d'avventura e, più in generale, tutte le espressioni del motociclismo siano attività per scoprire sè stessi, esplorare il proprio io, compiere un viaggio interiore irto di ostacoli, confrontarsi con le proprie emozioni...
Essere motociclista è uno stato mentale, una scelta precisa attraverso la quale s'indaga e decide come manifestare il proprio ego...
Capita spesso d'incontrare motociclisti, uomini e donne, forti all'apparenza, che durante un lungo viaggio in moto trovano, chilometro dopo chilometro, il filo rosso delle loro emozioni, delle loro paure, uomini e donne che riescono a comprendere la grandezza della loro unicità pur scoprendosi fragili, talmente tanto da commuoversi alla meta, perchè felici di essersi ritrovati e riconciliati con sè stessi.
Penso che il motociclismo sia una livella che, attraverso la passione, ci pone tutti sullo stasso piano, che ci permette di appendere nell'armadio l'abito che, ogni giorno di vita ordinaria, ci fa monaci, lasciando spazio alle emozioni che a poco a poco ci fanno tornare ad essere persone senza filtri, persone migliori e bellissime.
Questo è l'andare in moto, questa è l'esplorazione, questi siamo noi!
F.R.
Foto di F.R. - Senegal