Sabato, 10 agosto 2013 - Momento cat-artico, Mo I Rana a Kebelvag, isole Lofoten.
Oggi è una bella giornata e il cielo sereno ci fa ben sperare per i quasi 500 km che dovremo percorrere tra moto e traghetto, che ci porterà nelle famose isole Lofoten,
considerate un vero e proprio patrimonio naturalistico norvegese.
La strada è ottima, come sempre finora, e riusciamo a mantenere una buona media, divertendoci alla guida, ovviamente senza rischiare!
La prima meta di giornata è per me particolarmente significativa: quando mi sono iscritto a questo viaggio, mi sono ricavato all'interno del programma previsto quattro obiettivi, per così dire, personali: il primo, raggiungere il circolo polare artico (obiettivo raggiunto proprio oggi); il secondo (ovviamente) raggiungere Caponord; il terzo visitare le Repubbliche Baltiche; il quarto visitare Auschwitz. Posso dire di aver raggiunto il primo obiettivo!Per raggiungere i 66gradi e 33 primi del circolo polare artico percorriamo un'ottantina di chilometri circa da Mo I Rana, arriviamo verso le 9 e trenta e siamo tra i primi visitatori ... Il monumento celebrativo si trova su un altopiano che ad alcuni dei miei compagni di viaggio ricorda Campo Imperatore (io non sono mai stato, conto però di visitarlo presto). Per il resto, ci sono tantissimi "totem", piccoli e grandi, costruiti con le pietre e l'immancabile negozio di souvenir (io non ho preso nulla, ma Claudio mi ha dato un adesivo da attaccare alla moto... grazie Claudio!).
Ripartiamo dopo circa un'ora per dirigerci, con calma, alla sosta prevista per rifornimento e pranzo e poi verso il traghetto che, partendo alle 14.30, arriva alle isole Lofoten circa un'ora dopo.
Sbarcati al porto, ci attendono circa altri 100 km per raggiungere il nostro alloggio ... La strada è bellissima, ponti, laghetti, montagne, barchette, cascate, saliscendi, panorami fantastici, insomma uno spettacolo davvero, tanto che ci fermiamo più volte per scattare foto e il gruppo finisce per dividersi in tre quattro parti ... ci ricongiungiamo a pochi chilometri dalla meta, l'hotel ricavato dalle case storiche dei pescatori norvegesi che praticamente è composto da un edificio principale (reception e sala da pranzo), più una serie di casette (una ventina) a due piani, tutte in legno, che si affacciano direttamente sul mar di Norvegia, veramente belle e caratteristiche.
Arriviamo verso le sei del pomeriggio e ci viene raccontato che alcuni ragazzi del posto avevano appena fatto il bagno nelle gelide acque del mare. La temperatura (dell'aria) è di 15 gradi ma c'é un sole splendido ... noi "duri" motociclisti non saremo mica da meno di qualche ragazzotto nordico? Via in camera a prendere il costume e poi, oplà, un salto e siamo anche noi in acqua!Vi assicuro che l'acqua era GELIDA ... In tre secondi eravamo già risaliti, ma appena messi al sole ci siamo scaldati subito e incredibilmente si stava benissimo, tanto è vero che abbiamo fatto un secondo tuffo e poi siamo stati diversi minuti a chiacchierare, in costume, mentre gli invitati alla festa di matrimonio che stavano facendo al ristorante li vicino ci guardavano e ridevano ...
Dopo una doccia (calda) siamo andati a cena (FAVOLOSA e a base di pesce) e poi a fare quattro passi lì intorno.
Alle 11 di sera, quando siamo tornati nella nostra casetta, il cielo era ancora chiaro, tanto che - per fare un esempio - si sarebbe potuto andare in giro in auto tranquillamente senza fari accesi ...
Domani sarà il primo giorno in cui praticamente non toccheremo le moto, andremo a pesca e poi sistemeremo un po' i mezzi e i bagagli (c'è da fare il bucato ...) e se ci avanza tempo potremo magari fare un altro bagnetto in mare ...
