Blog

Note di un viaggio in Europa: Day 3 - Nizza

Note di un viaggio in Europa: Day 3 - Nizza
Nizza - Villneuve Loubet (km tot. 541)
 
Sveglio.
Il mare ha finito di giocare con noi in nave come fossimo un cubetto di ghiaccio in un bicchiere d'acqua. In fila per la colazione osservo l'alba dal vetro ancora appannato che inizia a gocciolare. Finalmente la calma. Finalmente si mangia.
 
Con i bagagli scendo fino al ponte dove era stata legata la mia Kawasaki al pancione del traghetto. Sciolgo i nodi delle corde da solo perché sono tutti impegnati a indicare agli automobilisti come tornare alle loro gabbie su quattro ruote.
TLANK!...Ta ta ta ta ta...ta...ta...TUMP...ta...ta...ta...TUMP...bzzzzz...ta ta ta...TUMP...
La nave sta aprendo la bocca. Presto ci sputerà fuori.
La mia BlackSoul parte come sempre al primo colpo e mette tutti a tacere. Improvvisamente i marinai si ricordano che li c'era una motocicletta da liberare ma ormai è troppo tardi. Restano li a guardarla e a sbavare sui suoi muscoli e il suo rombo. La ruota è di nuovo sulla rampa. Davanti a me la terra ferma. Da adesso in poi si fa veramente sul serio.
 
Formula 1 a Monte Carlo Fotor
 
Scendo e mi dirigo verso l'uscita del porto. Destra Italia, sinistra tutto il resto. Il cuore spinge. La manopola del gas pure. L'aria di prima mattina è fresca e apparentemente ancora incontaminata. Si va alla ricerca del primo campeggio.
 
Vago per un po' per le strade di Nizza ma mi rendo conto di non voler stare dentro una grande città. Sono partito per conoscere il mondo e non altri palazzi. Decido quindi di puntare dritto verso fuori città, qualcosa succederà.
 
Dopo un po' mi fermo per fare benzina appena fuori Nizza. Il ragazzo di colore che mi serve conosce un campeggio carino e con un bel sorriso mi indica come arrivarci. Grazie fratello, proprio quello che mi serviva. Altro segnale, altra corsa!!
 
Trovo il campeggio. È stato un ottimo consiglio. Prezzi bassi e tantissime piazzole ancora libere. Scelgo quella che più mi ispira e mi armo di sasso e picchetti per mettere su per la prima volta la tenda.
 
PuntiDiVista Fotor
 
"Tutte le cose che farò oggi saranno quasi tutte le prime volte di questo viaggio."
Questo pensiero mi seguirà per tutta la giornata. Era una sensazione veramente strana. Ero consapevole che avrei messo su quella tenda tantissime volte nei prossimi giorni, avrei disfatto e rifatto i bagagli in continuazione, sarei andato ai bagni pubblici ogni giorno, aperto e chiuso la zip di entrata decine di volte al giorno e così via... Ma oggi...tutto era per la prima volta e non lo sarebbe stato mai più. La prima volta che la zip della tenda andava su per farmi entrare. La prima volta che stendevo il sacco a pelo e gonfiavo il materassino, la prima volta che controllavo se avevo pensato bene a come disporre le cose ed eventualmente spostarle, il primo pranzo, il primo bagno in piscina (del campeggio), la prima doccia, la prima pioggia... Già, appena in tempo tra l'altro. Pianto l'ultimo picchetto e il cielo cede. Quasi fosse stato li ad aspettare tutto quel tempo sbuffando vento che io finissi.
 
Sognare la notte prima della partenza di scavare il fossato di scolo intorno alla tenda in caso di pioggia e poi ritrovarsi a compiere esattamente quella scena, ha un non so che di..."perché non capita mai con i numeri del Superenalotto?"
(tratto dal libro "Profumi dal Pianeta" di Riccardo Stuto, edit. PS Edizioni)
 
 - Riccardo Stuto -
 
Seguilo su twitter: clicca quì
Oppure segui la pagina ufficiale del libro Profumi dal Pianeta su Facebook cliccando quì
 



Iscriviti alla newsletter



Seguici anche su

Close

Social Network