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Note di un viaggio in Europa: Day 2 - Corsica

Note di un viaggio in Europa: Day 2 - Corsica
GIORNO 2
Corsica
 
La Corsica è una montagna di curve in mezzo al mare. Se sei un motociclista sai di cosa sto parlando...
(tratto dal libro "Profumi dal Pianeta" di Riccardo Stuto, edit. PS Edizioni)
L'aria limpida mi permette di osservare nei dettagli il porto di Bastia direttamente dal ponte della nave nonostante sia ancora lontano. Mi sorprende notare quanto siano enormi i bisonti da crociera e i traghetti rispetto alle abitazioni sulla terra ferma.
La luce delle prime ore del mattino è fantastica ed ha un profumo unico. Faccio un paio di scatti col telefono e poi cerco la GoPro nello zaino. Questo spostamento del secondo giorno di viaggio va documentato per un eventuale video futuro. La accendo e...scarica! Avrò urtato con lo zaino da qualche parte e il pulsante di accensione l'avrà attivata per sbaglio. Perfetto. Vorrà dire che me lo ricorderò ancora meglio perché rimarrà nella mia memoria. Oggi tutti filmano, in pochi guardano, quasi nessuno vede.
 
Sbarco a Bastia e, affamatissimo (perché non sono molto in confidenza con le navi e rimango sempre a digiuno), parto subito alla ricerca di un posto lungo la strada in cui poter mangiare qualcosa di buono e caratteristico. E vai di toast con formaggio fuso sopra! Anzi due. Con dolce. E succo di frutta. E mi svuoterei il bar intero se dovessi ascoltare tutto quello che dice il mio stomaco senza fondo...
 
riccardo stuto storyteller corsica viaggio in moto 2
 
Riparto, impaziente di scoprire questo mondo che mi circonda. Scalpito. Il mio cuore è già in piega tra le mille curve che si srotolano davanti a me come un rotolo di carta gigante in fuga tra le montagne. Mi fermerei ogni due secondi ad osservare le differenze di vegetazione, rocce, insetti...e invece mi fermo solo quando vedo un altro motociclista in un'area di sosta. Targa tedesca. Gli chiedo in un inglese da poco tirato a lucido durante la mia recente vita londinese, se mi scatta una foto con la mia BlackSoul e l'azzurro del mare dietro. CLICK. Lascio perdere con grande sforzo tutte le nozioni fotografiche imparate a Scuola di Cinema e non gliela faccio ripetere altre mille volte. Ringrazio e via verso Calvi.
 
Calvi è una classica cittadina turistica francese. Molto bella, colorata, con una storia passata da raccontare e con violini e fisarmoniche ad intrattenere i turisti. Ma l'episodio degno di nota è stato il primo schiaffo a freddo ricevuto dalla civiltà che trovi ovunque appena superi il confine italiano. In dettaglio: vorrei parcheggiare la moto carica per farmi un giro nel centro storico senza portarmi dietro troppa roba. Avevo già previsto questa situazione e quindi, facendo i bagagli, avevo raccolto tutti gli oggetti di valore in un unico zaino a spalla. Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo la paura di essere derubato. Bene, all'estero puoi anche dimenticartela! Ancora più in dettaglio: mi avvicino ad un poliziotto e gli chiedo dove potrei parcheggiare la moto carica senza che nessuno mi rubi nulla. Il poliziotto mi risponde a bruciapelo: "Tranquillo, non siamo in Italia" sorride "La puoi parcheggiare ovunque, qui nessuno tocca niente. Ma se vuoi stare più tranquillo proprio li c'è il commissariato con le telecamere puntate sulla strada."
Colpito e affondato.
Da quel momento in poi ho realizzato una cosa fondamentale: all'estero nel cervello della maggioranza dei cittadini manca completamente lo "scomparto" dedicato al derubare il prossimo!
Non ci pensano proprio! Sia per senso civico e sia perché poi sanno che esiste una legge severissima che gli rovinerà per sempre la vita!
 
riccardo stuto storyteller corsica viaggio in moto 4
 
Ma non facciamoci prendere subito dalla depressione italiana e torniamo alle bellezze di questo Pianeta, del mondo "lá fuori"...
Manca un intero giorno al traghetto della sera per Nizza. Il paese è carinissimo, musicisti di strada, artigiani, cibo, profumi, colori, barche che fischiano con i loro alberi per il forte vento, un U.F.O. nel cielo...
Un momento. Fermi tutti!
Come barche che fischiano??? Vado alla ricerca della manica del vento bianca e rossa. La vedo.
È letteralmente orizzontale! Perfino l'acqua nel porto è increspata! Questo significa soltanto una cosa: il mare la fuori è fuori della grazia di Dio! La navigazione questa notte sarà un incubo.
A meno che...
A meno che non prendo la mia Signora (Kawasaki Z 750 anno 2004, n.d.a.) e mi vado a sfiancare a suon di curve fino a questa sera.
Detto fatto. Montagne a me!
BlackSoul era già pronta e scodinzolava di felicità col suo culetto Kawa-arrapante.
 
riccardo stuto storyteller corsica viaggio in moto 3
 
Paesaggi e curve indimenticabili. Come indimenticabile è stata la volante della polizia in cima ad un passo tra due montagne: salendo mi sono accorto con la coda dell'occhio di qualcosa che sbrilluccicava in cima in modo anomalo. Era il riflesso del sole sul vetro della loro auto. Per fortuna andavo piano perché ero in terra straniera, ma il mio scarico era nelle loro orecchie già da svariati chilometri. Quando finalmente faccio l'ultima curva e li vedo in cima davanti a me, mi è sembrato di stare in un quadretto western degli anni 2000: io che salgo piano piano verso il passo tra due monti in sella alla mia puledra selvaggia carica di roba; loro, protetti da classici Rayban specchiati, in cima alla strada sterrata che comunica con la statale ad aspettare un mio passo falso, appoggiati alle portiere aperte della loro cavalla su quattro ruote. Sono costretto a far finta di non vederli e a farmi anche la seconda vallata con calma nonostante le infinite curve mi facessero prudere le gomme. Ma il tesoro naturale che ho trovato sulla costa occidentale all'altezza di Galéria è stato un ottimo premio di consolazione.
Questo pianeta è stupendo. La razza umana è forse l'unica che riesce a concepire il concetto di bellezza. Eppure, proprio noi lo stiamo distruggendo.
Devo scrollarmi di dosso anche questo brutto pensiero, nonostante un viaggio del genere non può che portarti alla consapevolezza di chi sei veramente e cosa ti circonda. Non si può sempre far finta di niente.
 
Il sole inizia a calare. Io e la mia Blacky torniamo verso Calvi scegliendo la strada sulla costa ma dopo pochi metri dobbiamo fermarci. Il vento è troppo forte e non riesco ad andare dritto. Con un precipizio senza protezioni al mio fianco non è per niente consigliabile. Rifaccio quindi la strada dell'andata al contrario. Un piccolo gruppo di harleysti mi saluta con affetto. Al valico i poliziotti non ci sono più. Spalanco finalmente il gas!
Il traghetto si stacca dalla banchina del porto di Calvi e ondeggia immediatamente. Ma ho fatto bene i calcoli. Mi sono stancato talmente tanto che sto per crollare dal sonno. Una doccia da equilibrista che rimarrà nella storia e...buona notte!
 
Il racconto completo e, da come mi hanno confermato già tanti lettori, molto divertente della notte
in nave lo trovate sempre nel mio libro "Profumi dal Pianeta" (PS Edizioni).
 
 - Riccardo Stuto -
 
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riccardo stuto storyteller corsica viaggio in moto 5



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